I SIMBOLI DEL REIKI

04.12.2012 10:00

I Simboli del II livello

I Simboli sono sacri e segreti. Non vanno rivelati a chi non ha le attivazioni di Reiki. Troverete una loro descrizione e una spiegazione, non per reticenza, ma per rispetto nei confronti di coloro che credono nella profonda efficacia e sacralità di Reiki.

Il primo simbolo si trova scritto in giapponese negli editti degli imperatori ed esprime il comando. Il secondo simbolo è una lettera dell'alfabeto sanscrito e rappresenta una particolare qualità del Buddha, il terzo e il quarto (che s’imparano con l’attivazione di 3° livello) sono in giapponese e vengono spesso pronunciati e scritti durante funzioni religiose Buddiste e sono considerati perfino dei mantra.

Ciò che rende i simboli di Reiki particolarmente efficaci è l'uso che ne viene fatto nel Reiki, ossia utilizzati insieme alle cerimonie di attivazione come strumenti energetici per l'apertura dei canali, dei meridiani, per sbloccare energie e in sintesi per aprire la coscienza a nuove dimensioni.

In definitiva i simboli agiscono come chiavi. Una stessa chiave può aprire porte diverse, che danno in stanze diverse. I simboli di Reiki sono chiavi che aprono livelli differenti della coscienza. Occorre essere pronti per aprire una porta, occorre essere consapevoli anche di quello che ci può essere dietro quella porta.

Così operano i simboli di Reiki. Sono chiavi, sono formule che consentono l'espressione di facoltà e la realizzazione di poteri, ma non vanno presi alla leggera perchè sono estremamente efficaci nella loro azione.

La segretezza dei simboli è una protezione anche per chi li dovesse usare inconsapevolmente.

Tre simboli vengono rivelati nel corso del II livello e danno la possibilità di interagire con i quattro piani della realtà: fisico, emozionale, mentale e spirituale. Il quarto è il Simbolo del Maestro, viene rivelato nel corso del III livello e permette di attivare nelle persone la capacità di trasmettere Reiki.

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