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Ora sto proseguendo il mio cammino con l’attivazione al secondo livello
05.02.2013 17:15
Vorrei parlare della mia esperienza reiki in quanto ritengo possa essere utile a quanti vivano o hanno vissuto periodi più o meno bui. Dopo un primo approccio alle pratiche olistiche come massaggiatore, sento parlare di reiki, questa pratica dolce che mi incuriosisce, leggo qualche cosa in merito per maggiormente appagare la mia curiosità, ed ecco che non so come mi trovo tra le mani un opuscolo che mi porta ad una manifestazione di pratiche olistiche dove, tra le altre, c’è una presentazione di REIKI. Vado, ascolto, non voglio nemmeno provare il trattamento, contatto il Master perché voglio iscrivermi per avere l’attivazione al primo livello, so che mi farà bene. Dei primi 21 giorni di autotrattamento ne passo 10 con il mal di testa, dopodichè una serie di sfoghi cutanei, poi la leggerezza; attenzione, non intendo leggerezza come incoscienza, ma una leggerezza data dalla serenità di analisi e valutazione, non è che siano spariti problemi e preoccupazioni, ma in me è sicuramente aumentata l’autostima e la capacità di analisi in serenità. Sono convinto che anche le persone che ti circondano percepiscano in qualche modo un stato energetico positivo, sembra quasi che tutti ora ti siano amici, forse prima l’unico nemico vero era la negatività. Ora sto proseguendo il mio cammino con l’attivazione al secondo livello, trattare le persone dona piacere e benessere oltre a chi lo riceve, anche a chi lo dona, ma grande soddisfazione la danno gli animali che sembrano essere particolarmente sensibili ai trattamenti, dal piccolo Yorkshire al cavallo di 5 quintali, è impressionante come si muovano sotto le mani, come cercano il flusso de proprio lì dove ne sentono il bisogno, e come si fanno capire, come ti indicano dove trattarli, anche se non possono parlare.
Tutto questo per raccontare sommariamente le mie prime esperienze REIKI, che forse come è di luogo dire: non sei tu che trovi determinate cose, ma certe cose trovano te, che forse nei momenti più bui si nasconde quella luce che può aiutare, che non si può sapere cosa si trova dietro ad un angolo, e che ogni esperienza vale la pena di essere almeno valutata, se non provata.